In ascolto del Signore
Marta e Maria sono spesso diventate nell'immaginario cristiano i simboli di due atteggiamenti contrapposti dei seguaci di Gesù: chi predilige la preghiera e chi l'azione, chi la liturgia e chi il servizio. E, a volte, nelle comunità gli uni si rivolgono agli altri con tono di rimprovero.
Sappiamo bene che l'uno non esclude l'altro, anzi, sono ambedue necessari. L'accoglienza ospitale e generosa di Abramo nella prima lettura gli vale l'annuncio dell'imminenza dell'arrivo del figlio tanto atteso. Così come ricordiamo le chiare parole di Gesù sulla necessità di farsi servi gli uni degli altri.
Nel Vangelo di oggi, tuttavia, Gesù loda Maria perchè si è scelta la parte migliore, l'unica di cui c'è veramente bisogno: l'ascolto dell'altro, in questo caso del Signore. Marta sembra smarrirsi in servizi che non sono così necessari all'ospite, perdendosi l'opportunità di incontrarlo, di ascoltarlo, di seguire il suo cammino.
Dal Vangelo di Giovanni sappiamo che c'è un rapporto di amicizia importante tra Gesù e le sorelle di Lazzaro (Marta e Maria). Possiamo capire meglio il richiamo bonario di Gesù a Marta, che non facciamo fatica a condividere: quando siamo ospiti di amici siamo più interessati al dialogo che all'etichetta o ai pasticcini!
Dovremmo sempre ricordarci che l'ascolto è la prima cosa di cui tutti hanno bisogno. E l'ascolto del Signore è l'unica cosa indispensabile al cristiano.