Festa di San Giovanni Bosco





Domenica 26 Gennaio - ore 11:00
Chiesa di Caversaccio

Santa Messa con il nostro Vescovo Oscar





Pensieri di Don Bosco


Io non ho mai pensato ad altro che fare il mio dovere,
pregando e confidando nella Madonna

Coloro che verranno in nostro aiuto
saranno visibilmente protetti dalla Madonna

In ogni pericolo invocate Maria
e vi assicuro che sarete esauditi




Don Bosco
Beatificato il 2-6-1929
Canonizzato il 1-4-1934

Ai Becchi, poi seminarista a Chieri

Giovanni Bosco nasce a Castelnuovo d’Asti il 16 agosto 1815 da una famiglia di contadini.
Il padre, Francesco Bosco, lo lascia orfano a soli due anni, e Margherita Occhiena si trova da sola ad allevare Antonio, Giuseppe e Giovannino.
Con una dolce fermezza unita a una fede senza confini, Margherita, saggia educatrice, fa della sua famiglia una Chiesa domestica.
Giovanni comincia a sentire sin da piccolo il desiderio di diventare sacerdote. Raccontò di aver fatto un sogno a nove anni, che gli rivelò la sua missione: “Renditi umile, forte e robusto”, gli disse una donna splendente come sole, “e quello che vedi succedere di questi lupi che si trasformano in agnelli, tu lo farai per i miei figli. Io ti farò da maestra. A suo tempo tutto comprenderai”. Fin da ragazzo Giovanni incominciò a intrattenere i suoi compagni con giochi di prestigio, imparati con duro allenamento, alternati a lavoro e preghiera.
L’anziano don Calosso lo iniziò agli studi sacerdotali, che dovette affrontare con fatica, fino a lasciare la sua casa per l’opposizione del fratello Antonio. Lui voleva che Giovanni lavorasse i campi.
Seminarista a Chieri, ideò la Società dell’Allegria, che raccoglieva i giovani della cittadina. Nel giugno del 1841 venne ordinato sacerdote. Il suo direttore spirituale, don Cafasso, gli consiglia di perfezionare gli studi nel convitto ecclesiastico.

Il Sistema Preventivo 

Intanto don Bosco raccoglie intorno a sé i primi ragazzi, e organizza un oratorio festivo, inizialmente itinerante e poi stabile a Valdocco. Margherita, ormai anziana, accetta di venire a Torino ad aiutarlo, e diventa per i ragazzi “mamma Margherita”.
Don Bosco comincia a dare ricovero a degli orfani senza tetto. Insegna loro un lavoro e ad amare il Signore, canta, gioca e prega con loro.
Dai primi ragazzi arrivano anche i primi collaboratori. Si sviluppa così il suo metodo educativo, il famoso “Sistema Preventivo”: “State con i ragazzi, prevenite il peccato con ragione, religione e amorevolezza. Diventate santi, educatori di santi. I nostri ragazzi si accorgano di essere amati”.
I primi collaboratori diventano col tempo, grazie anche all’aiuto del Papa Pio IX, una Congregazione che mira alla salvezza della gioventù, combattendo tutte le povertà e facendo proprio il motto “Dammi le anime, e tieniti tutto il resto”.
Il giovane Domenico Savio è il primo dei frutti del sistema preventivo. Maria Ausiliatrice, che sempre sostenne don Bosco nella sua opera, gli ottenne numerosissime grazie, anche straordinarie, e il denaro necessario per tutte le sue imprese. Lo aiutò anche nella costruzione dell’omonima Basilica.

Le Figlie di Maria Ausiliatrice, i Salesiani Cooperatori

Con l’aiuto di santa Maria Domenica Mazzarello fondò l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Insieme ai suoi benefattori e ai laici impegnati diede vita ai Cooperatori Salesiani.
Don Bosco morì logorato dal lavoro a 72 anni, il 31 Gennaio 1888. Oggi i salesiani sono presenti in tutto il mondo, ed egli è stato riconosciuto dalla Chiesa come “padre e maestro dei giovani”.
Pio XI, che lo aveva conosciuto, lo beatificò nel 1929, e lo canonizzò il giorno di Pasqua, 1° aprile 1934.











PREGHIERA

Padre e Maestro della gioventù, San Giovanni Bosco,
docile ai doni dello Spirito e aperto alle realtà del tuo tempo,
sei stato per i giovani, soprattutto per i piccoli e i poveri,
segno dell’amore e della predilezione di Dio.
Sii nostra guida nel cammino di amicizia
con il Signore Gesù,
in modo che scopriamo in Lui e nel suo Vangelo
il senso della nostra vita e la fonte della vera felicità.
Aiutaci a rispondere con generosità
alla vocazione che abbiamo ricevuta da Dio,
per essere nella vita quotidiana costruttori di comunione,
e collaborare con entusiasmo,
in comunione con tutta la Chiesa,
all’edificazione della civiltà dell’amore.
Ottienici la grazia della perseveranza
nel vivere una misura alta di vita cristiana,
secondo lo spirito delle beatitudini;
e fa’ che, guidati da Maria Ausiliatrice,
possiamo trovarci un giorno con te
nella grande famiglia del cielo.
Amen.


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