Tempo Pasquale, Tempo del Cristo Risorto

 



Tempo liturgico Pasquale

Il Tempo Pasquale ha inizio con la Veglia pasquale nella notte santa e termina dopo cinquanta giorni con la celebrazione della Solennità della Pentecoste. I primi otto giorni costituiscono l’ottava di Pasqua: tali giorni hanno lo stesso grado di solennità della Domenica di Risurrezione e vengono celebrati come in “un solo giorno di festa”.

«...tutto il corso dei cinquanta giorni è celebrato e tutti questi giorni sono considerati come domeniche; la risurrezione, infatti, è di domenica. La domenica il Salvatore risorgendo ritornò tra gli uomini e dopo la risurrezione rimase con gli uomini per tutto il periodo di cinquanta giorni. Era dunque necessario che fosse uguale la festività di quei giorni dei quali era uguale anche la sacralità» (Massimo di Torino, Sermone 44)


Il mistero del Tempo Pasquale

1. Il tempo del Risorto

Il mistero del Tempo Pasquale ha le sue radici nella speciale presenza del Signore risorto, infatti leggiamo dagli Atti degli Apostoli: “Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio” (At 1, 3). E’ questa singolare presenza del Risorto che la Chiesa celebra attualizzandola nel Tempo di Pasqua, presenza che riempie di gioia il cuore dei discepoli. Il cero pasquale che splende davanti all’assemblea liturgica, esprime simbolicamente la luce del Risorto che illumina la sua Chiesa.

2. Tempo dello Spirito Santo

Nei giorni pasquali lo Spirito Santo, donato dal Signore risorto, esercita una crescente opera di manifestazione e santificazione fino alla sua piena effusione nel giorno di Pentecoste. Il libro-guida di questo Tempo liturgico, secondo l’antica tradizione, è il libro degli Atti degli Apostoli: il protagonista è lo Spirito Santo, che forma e guida la Chiesa nascente.

3. Tempo dell’Eucaristia

Il Tempo Pasquale è il Tempo Eucaristico per eccellenza. E’, infatti, soprattutto nell’Eucaristia che il Signore risorto si fa presente ed opera nella sua Chiesa. La celebrazione Eucaristica, quindi, rende viva ed attuale l’azione misteriosa del Risorto, così che noi diventiamo contemporanei a Lui e realmente veniamo coinvolti nell’opera della nostra redenzione.

4. Tempo dei Sacramenti

I Sacramenti sono in relazione vitale col mistero pasquale, perché da esso scaturiscono, e in esso introducono. Nei santi segni è all’opera il Signore risorto che interviene nella nostra vita per portarci alla sua salvezza. I Sacramenti sono quindi l’attuale, efficace e continua azione del Risorto che edifica la sua Chiesa. In essi vi è la costante azione dello Spirito Santo che, inviato dal Padre per la mediazione del Figlio, santifica i credenti. Il Tempo Pasquale, quale “grande Domenica” annuale, ospita dovutamente quei santi segni che attualizzano oggi il mistero della Pasqua e della Pentecoste. Ecco perché tale Tempo è idoneo alla celebrazione solenne e comunitaria di tutti i sette Sacramenti.

5. Tempo della gioia e dell’Alleluia

L’incontro con il Risorto porta pace e gioia. Come i discepoli “gioirono nel vedere il Signore”, così la Chiesa nel Tempo di Pasqua gioisce nell’incontro mistico-sacramentale col Signore risorto. Il motivo della gioia pasquale e della pace interiore scaturisce dalla fede nella risurrezione del Signore e dalla sua continua presenza in mezzo a noi, ma anche dal fatto che, mediante i Sacramenti pasquali, noi siamo risorti con Lui a vita nuova e immortale.

La gioia pasquale che pervade tutto il Tempo di Pasqua viene manifestata dal canto dell’Alleluia, il canto della Chiesa in festa. Mai come in questo periodo esso è tanto frequente e solenne.



Le tre solennità del tempo pasquale

Questo Tempo è profondamente segnato da tre Solennità: Pasqua, Ascensione e Pentecoste.


La Pasqua segna l’ingresso del Cristo glorioso nella vita di Dio. Ma la Pasqua di Cristo diventa anche la nostra: la vita del Risorto entra con forza nella nostra vita e la trasforma; portiamo così in noi già la vita eterna. 

L’Ascensione segna per Cristo il punto culminante del grande movimento di esaltazione, con cui Dio corona il suo abbassamento per noi, fino alla morte di croce.

La Pentecoste, compimento dell’unica grande celebrazione Pasquale, celebra l’effusione sulla Chiesa dello Spirito del risorto che ci rende dinanzi al mondo testimoni della Risurrezione e capaci di vita nuova. Una vita che si lascia guidare dalla fede e stimolare dalle esigenze della carità, una vita libera che vince tutte le tristezze del male con l’Alleluia di Pasqua.

La Pasqua, quindi, si celebra come un unico e unito mistero di morte, risurrezione, ascensione del Signore e venuta dello Spirito e, per questo, in essa sono presenti quattro dimensioni teologiche: cristologica, pneumatologica, ecclesiale-sacramentale, escatologica (M. Augè, L'anno liturgico, 155).


«Dio onnipotente ed eterno, che hai racchiuso la celebrazione della Pasqua nel tempo sacro dei cinquanta giorni, rinnova il prodigio della Pentecoste: fa' che i popoli dispersi si raccolgono insieme e le diverse lingue si uniscano a proclamare la gloria del tuo nome. Per il nostro Signore Gesù Cristo...» - (Messa vespertina nella vigilia di Pentecoste, Colletta)




Le Domeniche del tempo pasquale

La Pasqua è la festa fondamentale del culto cristiano: tutto l’anno liturgico trae da essa l’origine. La singolarità del mistero pasquale non sta nel fatto che Gesù ha compiuto un’opera straordinariamente grande e sovrumana, ma nell’aver assunto le esperienze più profonde dell’uomo e nell’averle vissute e “patite” al modo degli uomini, e in obbedienza a Dio. Quindi la festa pasquale in origine non intendeva celebrare solo la risurrezione, ma la globalità del mistero di Cristo morto, sepolto, risorto, asceso al cielo.

Nelle varie domeniche, le tre letture non sono coordinate tematicamente, ma offrono ogni anno tre itinerari paralleli che a tratti si intersecano e si richiamano.

Lo schema è il seguente:

    • DOMENICA DELLA RISURREZIONE: L’annuncio alle Donne, a Pietro e a Giovanni

    • DOMENICA II e III: Le domeniche delle apparizioni

    • DOMENICA IV: La domenica del buon pastore

    • DOMENICA V e VI: le domeniche dell’addio

    • ASCENSIONE – Il risorto siede alla destra del Padre

    • PENTECOSTE – Il risorto manda lo Spirito Santo


La celebrazione dell’Eucarestia nel tempo Pasquale racchiude due delle tre grandi veglie dell’anno liturgico: quella della notte di Pasqua e quella di Pentecoste. Esse non “ripetono” la celebrazione del giorno, ma la anticipano, la preparano e la vivono nel tempo di attesa, il tempo della notte.

Le sette settimane del tempo di Pasqua, il più lungo tra i tempi forti, indicano pienezza, compimento, perfezione. Le otto domeniche ci fanno comprendere come il Signore morto, sepolto, risorto, asceso al cielo che manda lo Spirito sulla Chiesa nascente, sia il compimento e la pienezza delle opere di Dio. I cinquanta giorni della pasqua sono un pezzo di vita eterna nel tempo. Per questo il tempo pasquale è come una “unica grande domenica”.




Nell’ascensione, 40 giorni dopo la Pasqua, abbiamo ora la certezza che con il Signore crocifisso e innalzato sopra ogni creatura, questo progetto di Dio non è illusione, ma verità: «Mediatore tra Dio e gli uomini, giudice del mondo e Signore dell’universo, non si è separato dalla nostra condizione umana, ma ci ha preceduti nella dimora eterna, per darci la serena fiducia che dove è lui, capo e primogenito, saremo anche noi, sue membra, uniti nella stessa gloria»

Con la Pentecoste, 50 giorni dopo la Pasqua, abbiamo il primo dono di Gesù dopo la risurrezione: lo Spirito Santo, che ci porta in una mentalità nuova intorno alla vita, e che ci riunisce in un cielo nuovo e una terra nuova, nella Chiesa, tramite i sacramenti. Sono essi che generano la vita cristiana, non l’inverso. Non a caso, subito dopo la Pentecoste c’è la festa del Corpo e Sangue di Cristo.


«Oggi hai portato a compimento il mistero pasquale e su coloro che hai reso figli di adozione in Cristo tuo Figlio hai effuso lo Spirito Santo, che agli albori della Chiesa nascente ha rivelato a tutti i popoli il mistero nascosto nei secoli, e ha riunito i linguaggi della famiglia umana nella professione dell’unica fede.» - (Messa del giorno di Pentecoste - Praefatio)





Sito Internet della Comunità Maria Madre della Chiesa

Nasce il sito internet della Comunità: continua a seguirci online nel nuovo ambiente web


Canale YouTube della Comunità Maria Madre della Chiesa

Segui il canale YouTube della Comunità


Canale Instagram della Comunità Maria Madre della Chiesa

Segui il canale Instagram della Comunità